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Economia contributiva

  La sostenibilità economica dell’impresa e del lavoro è un vincolo insuperabile per le nostre attività. Lo è anche la sostenibilità ecologica alla quale è sospeso il destino del pianeta terra. Il criterio della sostenibilità tuttavia non è sufficiente. È necessaria una nuova condizione che permetta di esprimerci come persone libere e di riconoscerci come comunità inclusive: la contribuzione. La contribuzione è la partecipazione attiva e consapevole al mondo circostante, in una complessa gamma di ambiti e in un orizzonte pressoché infinito di opportunità che la tecnologia 4.0 sta aprendo. L’economia contributiva è una forma cooperativa di economia di mercato dove più è evidente che il profitto è mezzo e non scopo e che governano le persone e non il capitale. La sua caratteristica specifica, infatti, è la partecipazione del personale: un grande numero di persone in una pluralità di forme diventa co-proprietario e co-gestore, assumendosi anche la partecipazione collettiva ai rischi di perdita.
 
Non tutti possono essere imprenditori. Tutti però chiedono di essere riconosciuti, per mostrare quello che valgono e svolgere attività dotate di senso.
Secondo A. Sen, l’ipotesi che al centro del sistema capitalistico ci sia l’egoismo (l’esclusivo profitto) è discutibile, equivarrebbe a ridurre l’uomo ad animale centrato sull’interesse. Cooperazione e competizione non sono dimensioni necessariamente contrapposte, perché non c’è concorrenza senza fiducia. Le nuove sfide che il management deve affrontare riguardano un orientamento al mercato diffuso e collaborativo. Proprietà, influenza e controllo sono anche effetti della globalizzazione, nuova condizione economica, dove si formano reti complesse di mercato e rendono possibile un capitalismo non gerarchico e distribuito e, insieme, forme inedite di economia cooperativa.
    L’essere sociale determina così la coscienza sociale. La riuscita delle relazioni umane ed ecologiche (due forme impegnative di amore) genera nuovi significati di performance e di successo economico. L’economia contributiva è un’attualizzazione in tempi postmoderni dell’antica indicazione di Cicerone che considerava il bene del popolo come la suprema legge.
Nella conduzione dell’impresa la competizione non è più sufficiente; occorre imparare a collaborare. Per una nuova economia serve un vasto movimento culturale che metta al centro l’incontro, il dialogo, la cooperazione. Si tratta di rigenerare in un ambiente socio-economico inedito le antiche parole della solidarietà e della sussidiarietà.
L’economia contributiva può anche essere definita un’economia dell’amore perché fondata sul dono di sé (il proprio personale contributo). Più alto è il valore della propria contribuzione, più forte è l’esperienza di appartenenza attorno a esso.


Questa scheda  è stata redatta da: Domenico Cravero   in data  19/10/2018

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